04 marzo 2015

Wedding dress sketches: my sister's gown


Quando Alessia - la mia migliore amica - mi ha regalato uno sketchbook di MUJI per il mio compleanno, ho realizzato che non disegnavo da un tempo che mi sembrava infinito.

Quanto tempo era che non toccavo una matita?

Il biglietto di auguri diceva "non permettere mai a niente e nessuno di impedirti di trovare tempo per le tue passioni".


E improvvisamente mi sono resa conto di quanto tempo mi stavo facendo rubare. Di come, assorbita dal mio lavoro, stavo progressivamente perdendo di vista la mia vita.

Per cui ho preso in mano la matita e ho iniziato a disegnare.

Da piccola riempivo quaderni su quaderni di abiti da sposa, era la cosa che in assoluto mi rendeva più felice; ci avrei passato ore.

E la prima ispirazione che ho avuto è stato proprio un abito da sposa. Non uno qualunque. L'abito per mia sorella.

Un abito morbido, dalle forme sinuose, che scivola lungo il corpo, lasciando completamente scoperta la schiena. Lei mi ha sempre raccontato che la schiena nuda era un particolare che desiderava moltissimo per il suo futuro abito da sposa.

Sul dietro scende lungo, con uno strascico molto discreto, impreziosito da pietre luccicanti, di diverse dimensioni che, molto concentrate alle estremità si diradano verso l'alto.

Un sogno, come quello che tutte, almeno una volta, desideriamo vivere.

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